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Posta Privata e COVID-19: ecco perchè è un business

Posta Privata e COVID-19, un ottimo business

Una delle domande che ultimamente più spesso mi viene fatta è: “Ma in questo periodo di COVID-19 mi conviene aprire una posta privata?“.

Domanda lecita, senza alcuna ombra di dubbio: in questo ultimo anno ci siamo abituati a parole come “lockdown“, “DPCM“, “quarantena“, “isolamento fiduciario“, “reddito di emergenza” e tanti altri termini, ogni volta che li sentiamo non possiamo fare a meno che associarli al COVID-19.

E immancabilmente, chi si è trovato nella condizione di dover tenere la serranda abbassata, si è posto mille domande sul proprio futuro lavorativo: potrò riaprire? Ritorneremo alla normalità?

Un nuovo lockdown purtroppo è sempre dietro l’angolo e attività come bar, ristoranti, hotel, centri estetici, palestre vivono giorno dopo giorno nella più totale incertezza per il futuro.

Bene, passiamo ora alla prima buona notizia di questo articolo: una Posta Privata, il cui codice ATECO è il 53.20.00, offre un servizio essenziale e di prima necessità, può quindi proseguire ad operare in caso di lockdown.

Infatti tutti i colleghi titolari di una Posta Privata, durante il periodo di lockdown totale, hanno proseguito la loro attività lavorativa fatta di spedizioni, raccomandate, recapito e tutti gli  altri servizi erogabili e compatibili con le restrizioni.

Giusto per completezza ricordo di seguito quali sono i servizi che possono essere erogati da una Posta Privata:

  • ritiro, smistamento, trasporto e recapito (nazionale o internazionale) di lettere, pacchi e pacchetti (postali) da parte di ditte che operano al di fuori degli obblighi di servizio universale. Possono essere coinvolti uno o più mezzi di trasporto e l’attività può essere svolta con mezzi di trasporto propri (privati) o pubblici
  • servizi di consegna a domicilio
  • servizi di pony express

Il fatto di poter proseguire l’operatività lavorativa anche in periodi di serrate totali pone la Posta Privata in vantaggio rispetto ad altre potenziali attività che potreste valutare come investimento, vale quindi la pensa valutare veramente l’apertura di un proprio ufficio postale privato.

Ma cosa serve per aprire una Posta Privata? Naturalmente il primo passo da fare è quello di studiare il mercato in cui si vuole operare. Si tratta di un lavoro dinamico, contrariamente a ciò che si può pensare. Aprire l’ufficio postale in una via trafficata e con un elevato passaggio pedonale è sicuramente una buona scelta, ma può non bastare per rendere il business vincente. Quindi il mio suggerimento, prima di attivare la partita IVA, è quello di dedicare un pò di tempo allo studio del mercato locale: popolazione, numero di attività commerciali e specialmente riuscire ad avere un’idea su quante spedizioni si potrebbero fare fidelizzando clientela come artigiani, assicuratori, professionisti e ovviamente gestori di portali di e-commerce.

Ora, se avete ben chiaro il mercato di riferimento attorno a cui svilupperete il vostro business, è arrivato il momento di mettersi all’opera: valutate i costi di apertura. Ho creato un piccolo configuratore che vi permetterà di avere chiari buona parte dei costi da sostenere per aprire la vostra Posta Privata senza dovervi affiliare ad un franchising, se volete potete fare una prova andando su questa pagina: Apri una Posta Privata.

Se il budget che avete preventivato corrisponde o si avvicina, per eccesso o difetto, a quello del configuratore, è arrivato il momento di dare l’incarico al vostro commercialista di attivare la partita IVA. Potete iniziare con una ditta individuale per mantenere i costo di gestione contenuti. In seguito, in base all’andamento della vostra attività lavorativa, potrete valutare altre forme giuridiche. Il mio suggerimento è quello di costituire una società a responsabilità limitata semplificata (SRLS).

Una volta costituita la società si dovrà presentare la richiesta per le licenze ministeriali che vengono rilasciate dal MISE. Questa è una fase molto delicata, una errata compilazione delle domande potrebbe portare al rifiuto della richiesta e potreste trovarvi nella condizione di dover ripresentare la domanda, sostenendo nuovamente tutti i costi delle pratiche. Nel corso di questi anni (lavoro nel settore postale privato dal 2009) sono riuscito a trovare la giusta formula per presentare una buona richiesta di licenze postali, vi invito quindi a contattarmi se volete avere una consulenza in merito ed evitare di spendere soldi inutilmente nel presentare pratiche sbagliate. Scrivetemi tranquillamente e senza impegno compilando il form presente nella pagina Apri una Posta Privata, in questa maniera avrete chiaro anche il costo delle licenze e della mia consulenza.

Una volta che il MISE vi farà avere tramite PEC copia delle licenze sarete pronti ad iniziare la vostra avventura nel settore postale privato. Dotatevi di un buon software che vi consenta di registrare la corrispondenza, gestire i clienti e verificare la tracciabilità: io vi suggerisco Posta 3000 (se volete richiedete la DEMO), è una piattaforma base e con un costo di gestione contenuto, per iniziare è la soluzione ideale, lo testimonia il fatto che attualmente sia in uso presso oltre 100 uffici postali privati.

Bene, spero di essere riuscito a trasmettere un pò di entusiasmo e fiducia.

Nel prossimo articolo vi spiegherò come incrementare la vostra clientela e su quali prodotti postali puntare per rendere il vostro business sempre più vincente.